Luogo: Polcenigo (PN)
Partenza: Polcenigo; parcheggio Gorgazzo
Arrivo: Polcenigo; parcheggio Gorgazzo
Lunghezza: 21,000 km.
Asfalto: 05,500 km.
Sterrato: 12,500 km.
Sentiero: 03,20 km.
Ascesa: 738 metri
Adatto per: Camminare (medio) –Correre (difficile) -Bicicletta MTB (difficile)
Percorso: Dal parcheggio Gorgazzo, verso sinistra per Gorgazzo e dopo il ristorante “Da Genio”, a destra per via Range; dopo 200 metri tenere la sinistra per “Strada Maso” e proseguire per 500 metri su questa via. Prendere sulla sinistra via “Mas Comun” e tenere questa strada fino a Mezzomonte. Dopo circa 200 metri dall’inizio di via “Mas Comun” l’asfalto finisce e la strada è sterrata fino a Mezzomonte. Lungo il percorso è allocato un capitello sul lato sinistro dopo circa 2 chilometri dalla partenza ed un altro sul lato destro ad 800 metri dall’arrivo a Mezzomonte. Si arriva nella piazzetta del paese e lì è disponibile una “fontana” posta a fianco dell’entrata della chiesa (rubinetto con acqua potabile) per l’eventuale ristoro. Si procede attraversando il paese di Mezzomonte fino al cimitero che si trova sul lato destro. Prima del cimitero svoltare a destra per vicolo Tonon e procedere per circa 500 metri quando si trova, sul lato destro, una stradina (Forestale tagliafuoco), protetta da una sbarra metallica (sempre aperta). Prendere quella stradina e continuare per circa 2,3 km., fino a quando finisce in un piccolo prato (Loc. Longiarezze). Continuare diritti per un paio di chilometri sul principale sentiero esistente seguendo le indicazioni “Belvedere” fino a quando si butta sulla strada S.Tomè. A destra per Dardago sulla strada ricoperta d’asfalto fino al parco attrezzato per picnic e, subito dopo, a destra per una stradina bianca. Procedere sempre diritti per 2,5 km fino a quando si re-incontra la strada per Mezzomonte. Lì, svoltare a sinistra e procedere fino al Gorgazzo la stessa strada che si era fatta prima in senso opposto.
Note: Nel tratto fino a Mezzomonte, la strada è completamente soleggiata per la quasi totalità della giornata e questo rende gradevole il suo percorso anche nel periodo invernale. In estate gli alberi a foglia caduca (prevalentemente faggi, olmi e frassini) forniscono un sufficiente e gradevole ombreggiamento. La zona è popolata da cervi, caprioli, lepri, fagiani e volpi e capita di incontrarli durante il tragitto. Il capitello posto in prossimità del paese di Mezzomonteè dedicato a San Antonio Abate (patrono di Mezzomonte) e tutte le sere nei mesi di maggio ed ottobre alcuni degli attuali 29 mezzomontiani si trovano lì per la recita del rosario. Attraversando il paese possiamo osservare quanto poche siano le case abitate ed invece quante quelle vuote e deperite dal tempo. Lasciato l’abitato di Mezzomonte, la salita continua in modo pressochè costante anche se dolce e non molto impegnativa. Quando la stradina finisce inizia il sentiero ed il benvenuto viene dato da un incantevole bosco di bianche betulle. Il tratto di sentiero presenta caratteristiche eterogenee quali terra, ghiaia, erba e fango, con ostacoli di vario genere come radici, rocce, canalette e gradoni su dislivelli e pendenze anche molto impegnative. La fine del sentiero viene annunciata dal fruscio sempre più forte delle acque del torrente Artugna e da un bosco di pini con il sottostante tipico e soffice tappeto di aghi. Poi un tratto di strada ricoperta d’asfalto, tutta in discesa che passa davanti al ristorante “Allo Chalet”, al ristorante “Al Rifugio” e che è sempre accostata al torrente Artugna. Si ritorna su una stradina bianca, per un paio di chilometri, prima di ributtarsi sulla vecchia strada di Mezzomonte ed è in questo tratto che l’abbondante fauna può rendere “magnifico” questo percorso.
Percorso ideato da: Mauro Piccinin