Luogo: Polcenigo (PN)
Partenza: Polcenigo; parcheggio Gorgazzo
Arrivo: Polcenigo; parcheggio Gorgazzo
Lunghezza: 12,0km.
Asfalto: 2,3 km.
Sterrato: 5,5 km.
Sentiero: 4,3 km.
Ascesa: 507 metri
Adatto per: Camminare (medio) –Correre (difficile) -Bicicletta MTB (difficile)
Percorso: Dal parcheggio Gorgazzo, verso sinistra per Gorgazzo e dopo il ristorante “Da Genio”, a destra per via Range; dopo 200 metri tenere la sinistra per “Strada Maso” e proseguire per 500 metri su questa via, poi sulla sinistra per via “Mas Comun”. Dopo circa 200 metri dall’inizio di via “Mas Comun” l’asfalto finisce e la strada è sterrata. Dopo circa 4 km., prendere a destra la strada tagliafuoco che sfocia in via S. Tomè di Dardago. E’ facilmente individuabile perché contraddistinta da riporto di cemento su tutta la careggiata per almeno 50 metri. Si procede per questa stradina per circa 2,5 km. seguendo la principale e tenendo la destra nel caso di qualche pseudo-biforcazione. Prima di giungere al ristorante “Ciastelat” prendere, sul lato destro, il sentiero contraddistinto da una freccia con scritto “SENTIERO ARTUGNA”. Il sentiero finisce in prossimità dell’abitato di Dardago; tuttavia, appena il sentiero finisce e prima di calpestare l’asfalto di Dardago, girare a destra e procedere su questa stradina fino a quando la stessa finisce in un prato con un’altana predisposta per la caccia al cinghiale. Oltrepassare l’approssimativa delimitazione di filo di ferro e cartoni ed individuare il piccolo sentiero per poter procedere. Percorrere questo sentierino per un centinaio di metri fino a quando si intercetta una stradina; svoltare a sinistra verso valle e continuare fino a quando si incontra un groviglio di sentieri e stradine. Prendere quella verso destra indicata da una freccia azzurrae procedere diritti seguendo le fettuccine di colore “rosso-azzurro” fino ad accostare la statale pedemontana. A questo punto, sempre seguendo le fettuccine “rosso-azzurre” prendere il sentierino sul lato destro (proprio un paio di metri prima della Statale Pedemontana) e continuare seguendo le solite fettuccine appese ai rami degli alberi. Percorsi circa 500 metri il sentiero passa sotto la statale e procede verso Range accostando la riva destra del rio “Rui de Brosa”. Ad un certo punto il sentiero si sposta sul lato sinistro del Rui de Brosa, prosegue per qualche centinaio di metri sul lato sinistro e poi riattraversa il torrente. In questo punto, si dovrà procedere diritti verso una piccola sbarra di legno ed immettersi verso sinistra sulla stradina asfaltata chiamata “Strada Mus”. Procedere fino a quando si incrocia via Polcenigo, poi a destra fino al parcheggio Gorgazzo.
Note: La strada per Mezzomonte è completamente soleggiata per la quasi totalità della giornata e questo rende gradevole il suo percorso anche nel periodo invernale. In estate gli alberi a foglia caduca (prevalentemente faggi, olmi e frassini) forniscono un sufficiente e gradevole ombreggiamento. La “tagliafuoco” che sfocia in via S. Tomè di Dardago attraversa tra dolci saliscendi e prevalente discesa una gradevole zona boschiva popolata da cinghiali, cervi, caprioli, lepri, fagiani e volpi e capita di incontrarli durante il tragitto. Il “SENTIERO ARTUGNA” è semplicemente stupendo soprattutto per i “camminatori” che hanno la possibilità di osservare tutto ciò che questo tratto di bosco regala. Certamente gli alti alberi di faggi, olmi, acacie e castagni ma soprattutto le meraviglie del sottobosco. Il terreno soffice è timbrato ovunque dalle impronte di cinghiali, cervi e caprioli e soffermarsi ad osservarle consente alla nostra immaginazione di ritenerli lì, vicini a noi. Molto particolare anche il tratto di strada che collega Dardago al prato con l’altana; sulla destra il bosco con folta vegetazione e sulla sinistra la valle di prati che giungo fino alla pedemontana. La zona del “groviglio di sentieri e stradine” è il luogo preferito dai cercatori di funghi che loconsiderano base di partenza per le loro camminate. Preso il sentiero “rosso-azzurro” si continua a scendere in modo costante attraversando i primi prati della pedemontana dove si possono apprezzare le varietà di uccelli migratori che scelgono quest’area per nidificare.Attraversato il sottopasso della statale, si prosegue sul sentiero parallelo al greto del torrente Rui de Brosa con l’imprevedibilità che tale corso d’acqua riserva e tra la vegetazione spontanea, prevalentemente arbustea, che accompagna tutto questo tratto.
Percorso ideato da: Mauro Piccinin