Relazione a cura di: Carlo Cappettini
Questo percorso richiede una buona preparazione fisica.
Tecnicamente ci sono pochi brevi tratti un po' esposti, ma la salita della Val Grande e la lunghezza lo rendono piuttosto impegnativo.
Partenza dal Turismo FVG in Piazza della Putta.
Si percorre via Barcis fino all'hotel 1301 INN. Appena superato l'albergo si prende, a sinistra, la strada di servizio che aggira i campi di calcio.
Si prosegue fino alla C.ra Capovilla , qui inizia il sentiero della Sorgente Tornidor, CAI 925; segnavia biancorossi.
Superata la sorgente il sentiero attraversa, per un buon tratto, prati ricchi numerose varietà floristiche rare. L'asfodelo, il Lilium carniolicum, il giglio dorato, il martagone, stelle alpine ed orchidee delle più diverse specie fiancheggiano il sentiero. Giunti nel bosco a lato di un torrente c'è un breve passaggio, attrezzato con cavo, che richiede attenzione. Pochi passi ed inizia la vera salita.
La salita, come già detto, è impegnativa, solo per brevi tratti la pendenza diminuisce e lascia un po' di respiro. Durante le inevitabili pause è possibile ammirare il panorama a sud che si amplia con la salita. Grande attenzione merita il versante est della Val Grande. E' formato dalle impervie pendici dei monti Caulana e Colosser. Li vive la più grande comunità di camosci della zona. Sono stati visti gruppi di oltre 50 esemplari. Nella parte alta della valle non è raro incontrare mufloni o cervi. E' stato avvistato, di recente, anche l'orso.
Si arriva infine alla F.lla Val Grande. La parte più dura è ormai è fatta. Vista splendida sulla selvaggia Val Sperlonga, esempio perfetto di valle glaciale.
Si prosegue seguendo il nostro 925 attraverso un'ampio catino glaciale. Sono visibili diversi pozzi, di origine carsica, nei quali, con una certa frequenza, la neve si conserva per tutto l'anno.
In questa zona è presente la pernice bianca.
Superato il bivacco Semenza si giunge rapidamente al rifugio. Intorno al rifugio è notevole la presenza del raro geranio argenteo.
Rifocillati al rifugio, si prosegue lungo il sentiero CAI 923. Lungo il primo tratto di discesa, quando il sentiero passa sotto rocce strapiombanti, guardando con attenzione, è possibile vedere lo splendido e raro Raponzolo di roccia. Si prosegue, su terreno non proprio agevole, fino al Sasson della Madonna.
Qui si prende, a sinistra, il sentiero CAI 922 che porta alla C.ra Palantina.
Giunti alla casera lasciamo il sentiero 992 per prendere il CAI 993. Abbiamo l'opportunità di attraversare un bel bosco misto con faggi ed abeti di dimensioni eccezionali percorrendo un sentiero che per un lungo tratto rimane quasi pianeggiante. Una breve ma ripida salita ci riporta alla quota della prossima tappa: il Rif. Arneri. Ancora un po' di dolci saliscendi ed eccoci al rifugio.
Lasciamo il sentiero 993 per scendere alla stazione della seggiovia seguendo, parzialmente, la pista di discesa.
Giunti all'altezza dell'Alpine Coaster, sulla sinistra, bolli rossi, si riprende il vecchio sentiero dell'Alta via dei Rondoi. Proseguendo si giunge al sentiero CAI 924 ed alla C.ra Capovilla.
Da qui, costeggiando gli impianti sportivi, si ritorna in via Barcis ed infine in Piazza della Putta.