Caratteristiche: anello sui luoghi dell’energia. Il percorso presenta le fasi della “domesticazione” dell’acqua per mettere a frutto la sua energia: due centrali idroelettriche – quella del primo Novecento della SIUFIV (poi SADE, ENEL…), quella nuova del 1989 dell’ENEL (poi Edipower, A2A…) – il bacino di carico e il canale di adduzione della prima.
Punto di partenza: piazza G. Cesare, loggia scultura Con il legno del prichignar
Descrizione: lasciata a sinistra la fontana si prende per Via Traiano fino all’incrocio con Via della Madonna dove si svolta a sinistra verso l’incrocio con Via San Foca, che si attraversa per immettersi su Via delle Centrali. Percorso un breve rettilineo, nei pressi del capitello, sulla sinistra si stacca una strada bianca che porta nei pressi del bacino di carico della centrale vecchia. Si prosegue in direzione sud affiancado un piccolo rilevato che nasconde il grosso tubo della condotta alla centrale. All’immissione su strada asfaltata, già in vista dell’area delle centrali, si percorre il breve tratto che porta alle due deviazioni sulla sinistra, distanti l'una dall’altra circa 100 mt. Percorse entrambe, al ritorno dalla seconda, in direzione nord, si resta su rettilineo fino a superare prima un dosso (scavalca la condotta) e poi un ponte sul canale di scarico del bacino. Subito a sinistra, si segue la strada bianca che immettte in Via Partidor. Con una eventuale deviazione a destra, in circa 180 mt., si può raggiungere un balcone naturale che guarda in lontananza per 180° a perdita d’occhio. Rispettando il tracciato, si volta a sinistra e si percorre il rettilineo fino al ponte nei pressi del centro paese. Non lo si supera ma si svolta a destra costeggiando il canale in secca di adduzione alla vecchia centrale; si attraversa Via Maniago e si prosegue fino ad nuovo ponte e quindi a sinistra ci si dirige al punto di partenza prima su Via Montereale e poi Via Giulia.
In rilievo:
il capitello detto
de le Buse.