Bella specie, slanciata, alta fino a 50 cm, fusto semplice, eretto o ascendente, foglioso. Foglie uninervie, lineari-lanceolate, leggermente revolute, opposte, semiabbraccianti il fusto. Fiori terminali e all’ascella delle foglie superiori, corolla blù cupo con 5 lobi acuti e patenti. Predilige prati umidi torbosi, molinieti, dal fondovalle fino a 1400 m. Nel Jouf si incontra nelle Pale Lunghe, in Sisuris, nei pascoli alti e qualche raro esemplare anche sotto Valpiccola. Specie protetta, inclusa nella Lista Rossa Nazionale e nell’Allegato II della Direttiva “Habitat” per cui la raccolta è vietata.

Rarissima specie presente solamente nelle fessure rocciose del dirupato versante est del monte, Clapis, Palestra di Roccia e Bareta di Garibaldi, in non più di una quarantina di esemplari. Piccolo arbusto alto al massimo 90 cm, molto ramificato, a rami divaricato-tortuosi, fogliosi alla sommità. Foglie più o meno lanceolate, caduche, glauche, formantisi prima dei fiori. Fiori bianco-crema, molto profumati, raggruppati in fascetti di 4-10, alla sommità dei rami. Frutti a bacche ovoidi rosso-arancione, velenose. Specie protetta (Flora di interesse regionale del FVG)

Albero inconfondibile per la delicata eleganza data da una chioma leggera su un fusto bianco candido e slanciato, alto fino a 25 m, ha rami lunghi con estremità sottili e penduli. Foglie triangolari-romboidali con apice acuminato e margine grossolanamente dentato. Specie eliofila, non sopporta la concorrenza di altre specie. Predilige boschi umidi, cespuglieti, terreni leggeri e sabbiosi. Nel Jouf si nota nei Coi di Maniagolibero, Comunai, a ovest di Sisuris, lungo la cresta alta di nord-est e anche al limite dei pascoli alti. Usata anche come pianta ornamentale in parecchi giardini. Gemme, foglie e fiori vengono usati in fitoterapia.

.Come dice il nome stesso, è uno dei più piccoli uccelli europei, raggiungendo dimensioni di appena 10cm di lunghezza. E' di colore brunastro sul dorso e bianco giallastro su petto e addome. Nidifica nei boschi di latifoglie e misti fino a 2000mt di quota. Il suo canto è facilmente udibile nei boschi già alla fine dell'inverno: un caratteristico “ciff-ciaff” ripetuto più e più volte. Anche questa specie durante l'inverno abbandona le alte quote per portarsi verso la zona di pianura e collina.