CIMOLAIS - Passo Pramaggiore

DATI
Lunghezza: 12.1 Km - Km sforzo: 22.6 Kmsf - Salita: 1045 m - Discesa: 1045 m - Dislivello totale: 2090 m - Altitudine minima: 1170 m slm - Altitudine massima: 2137 m slm

Difficoltà:
Cammino: Alta Corsa: Alta
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Non accessibile
Bimbi (passeggino): Non accessibile
Famiglie: Sconsigliato
Anziani: Sconsigliato
Cani: Difficile
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
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ore
Calorie
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Kcal
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CARATTERISTICHE - Percorso impegnativo per escursionisti esperti, ma senza passaggi difficili, esso decorre lungo li resti della traccia dell'ex CAI387, sentiero purtroppo dismesso, che conduce a passo Pramaggiore e da cui un tempo scendeva al ricovero di casera Pramaggiore, tratto ora non più per escursionisti ma per alpinisti in quanto franato nel suo tratto iniziale. Pur avendo perso la sua logica funzione di connessione il sentiero non ha perso il fascino di condurre in luoghi davvero molto belli, frequentati sicuramente più da camosci che da umani: una volta raggiunto passo Pramaggiore rienteremo lungo la traccia da cui siamo saliti, pur non senza avere portato con noi immagini davvero molto belle. L'acqua è abbondantemente reperibile fino a quota 1800mslm
DESCRIZIONE – Dal pian di Meluzzo (1170mslm) nei pressi del parcheggio del rifugio Pordenone (1244mslm) ci dirigiamo seguendo le indicazioni del CAI370 in direzione del monte Pramaggiore: dopo 700 metri lasceremo sulla sinistra casera Meluzzo nell’omonima piana per procedere lungo una strada sterrata per altri 1100 metri fino quando arriveremo ad un evidente bivio in cui ci porteremo a destra lungo il CAI362 e CAI366. Da qui continueremo per altri 1,4km fino a giungere nei pressi del torrente dove si trova un poco visibile bivio (1300mslm) in cui anziché seguire a sinistra la salita del sentiero CAI che si dirige alla valle dell’Inferno ed a forcella Pramaggiore, attraverseremo il torrente fino ad individuare l’inizio del sentiero dismesso (era il CAI 387). Dopo 300 metri (1360mslm) incontreremo un ingannevole bivio in cui dovremo procedere a destra in direzione di casera Postegae (non visibile da sentiero): da qui inizia la vera salita nella val Postegae, lungo la quale troveremo la possibilità attingere acqua fino a quota 1700-1800mslm. Dal bivio fino al passo sono 2,5km con ascesa totale di 800 metri a pendenza media del 32%, lungo un sentiero dismesso ma ancora ben evidente, che decorre a fianco di un torrente che attraversa più volte e che diviene un po’ più difficoltoso nella seconda parte, quando -entrando nel “Cadin del Pramaggiore”- il fondo del sentiero di salita diviene più sassoso. Una volta goduto del notevole panorama dolomitico e valicato il passo Pramaggiore (2143mslm), purtroppo non vi sono alternative a ripercorrere il sentiero a ritroso, in quanto la parte alta dell’ex sentiero CAI387 che conduceva al bivacco Casera Pramaggiore è in parte franata, per cui per la sua percorrenza servono almeno basiche capacità alpinistiche: in ogni modo il vecchio sentiero decorreva subito sotto i grandi paretoni rocciosi a sud del Pramaggiore a quota 2000mslm e non come riportato in molte cartine più in basso a 1800 mslm, per raggiunger la qual quota servirebbe scendere lungo due canaloni, su cui è assolutamente sconsigliato avventurarsi, né purtroppo -se vi sia mai stata una traccia a 1800mslm - risulta attualmente reperibile.
Guardando la valle da cui siamo saliti, dal passo Pramaggiore quella sulla destra è la parete Ovest del Pramaggiore (2478mslm), mentre sulla sinistra si vede poco lontana la cima Cadin (2313 mslm)

 
Fondo del percorso