BARCIS - Foresta Regionale del Prescudin

DATI
Lunghezza: 8.4 Km - Km sforzo: 10.8 Kmsf - Salita: 240 m - Discesa: 240 m - Dislivello totale: 480 m - Altitudine minima: 431 m slm - Altitudine massima: 643 m slm

Difficoltà:
Mountain Bike: Bassa Cammino: Media Nordic Walking: Media Corsa: Media
Accessibilità
Disabili (carrozzina): Impegnativo
Bimbi (passeggino): Accessibile
Famiglie: Per tutti (anche bambini piccoli)
Anziani: Semplice
Cani: Semplice
Io peso
kg
e ho
Questo percorso corrisponde a...
Tempo
-
ore
Calorie
-
Kcal
Risparmio
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Vita in più
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ore

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CARATTERISTICHE - Una camminata per tutti. Il fondo della percorrenza è interamente su asfalto in buone condizioni e le pendenze non superano mai il 10%. 
DESCRIZIONE - Possiamo lasciare la vettura nel parcheggio alla fine del minuscolo abitato di Arcola sulla destra della strada (431mslm), quindi attraversare la Statale continuando a destra per duecendo metri fino ad individuare sulla sinistra il cartello della "Foresta Regionale Prescudin" dove inizia una stradina che si dirige in basso, oltrepassa la sbarra di ingresso, quindi valica il torrente Cellina su ponte.
Dal ponte a villa Emma (643mslm) la percorrenza sale comodamente su asfalto lungo pendenze mai impegnative e misura 4km, attraversando un bellissimo sottobosco di faggi nella val Prescudin.
Nei pressi di villa Emma ci sono dei prati e numerose panchine dove sostare ed una fontana dove attingere acqua nei pressi delle vecchie stalle. 
Per una simpatica variante in cerca di un torrente con acqua, possiamo proseguire la strada sterrata sulla destra della villa e seguirla per 400 metri fino a quando subito dopo un guado di torrente noteremo sulla destra un sentierino che in circa 200 metri ci conduce sulle acque del torrente Prescudin 

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LA FORESTA REGIONALE DEL PRESCUDIN

Il torrente Prescudin è un piccolo affluente del Cellina; il suo bacino è di proprietà dell'Azienda Regionale dei Parchi e delle Foreste. Dal 1969 questo territorio è una riserva naturale orientata a scopi prevalentemente scientifici con finalità di "bacino idrografico rappresentativo sperimentale". I 1650 ettari di boschi, ghiaie e rocce vengono costantemente monitorati al fine di studiare i rapporti tra clima, suolo e vegetazione.
Al grande edificio principale, chiamato anche Villa Emma, si aggiungono altre costruzioni e aree attrezzate con panche e tavoli. I fabbricati sono destinati prevalentemente a gruppi e comitive che svolgono attività di ricerca e osservazione naturalistica, nonché escursionismo finalizzato alla conoscenza ambientale. La radura è il punto di partenza per i numerosi itinerari che si addentrano nella valle ma può rappresentare già una meta a se stante per una piacevole passeggiata famigliare nella quiete della foresta del Prescudin. La sosta è possibile anche presso i bivacchi Val di Zea, sotto il Crep Nudo, e Groppa Pasteur sotto il Monte Messer, raggiungibili con percorsi di medio impegno, mentre la salita alle cime oppone difficoltà alpinistiche anche elevate.
L'area comprende vaste estensioni di boschi caratterizzati dalla cospicua presenza di faggi, che dal fondovalle risalgono i versanti fino alla base delle pareti rocciose; e poi boscaglie a carpino nero, orniello e pino mugo, pinete a pino nero; e saliceti di fondovalle. La formazione forestale nei dintorni di Villa Emma, costituita esclusivamente da abete rosso, è totalmente artificiale ed è stata impiantata negli anni Sessanta.
Tra le specie floreali spiccano il cicerchione e il giglio rosso.
La fauna comprende il capriolo, piuttosto comune, il camoscio oltre il limite della vegetazione arborea, la volpe, il tasso, la faina, la martora, la donnola, la puzzola e l'ermellino. Tra i piccoli mammiferi ricordiamo lo scoiattolo e il ghiro, che ha abitudini di vita notturna, la lepre alpina, specie che nella stagione invernale diviene completamente bianca, eccetto la punta delle orecchie, che resta nera. Fra i piccoli roditori ancora più piccoli ci sono i topi campagnoli e le arvicole; va ricordato anche il riccio, vorace insettivoro con abitudini prevalentemente notturne. Infine l'avifauna del Prescudin è interessantissima e ricca di specie: dai rapaci quali l'aquila reale, la poiana, lo sparviero, il gheppio, l'astore, il gufo reale ai tetraonidi quali il gallo cedrone e il forcello, il francolino di monte e la pernice bianca.

LA PROPRIETA' REGIONALE DEL PRESCUDIN

Localizzazione e caratteristiche stazionali

La foresta del Prescudin è una valle secondaria chiusa, in Comune di Barcis, con sbocco sul Torrente Cellina, completamente di proprietà regionale. L’escursione altimetrica è notevole in quanto si passa da poco più di 400 m all’unico imbocco posto al lato ovest per salire fino sulla cresta di contorno, le cui cime più alte superano i 2200 m (Monte Messer 2230 m s.l.m.). La varietà vegetazionale è pertanto elevata. La vegetazione arborea è dominata dal faggio, spesso consociato con tasso e latifoglie termofile varie come carpino nero. Le tipologie forestali prevalenti sono le faggete sub-montana, montana, alti-montana e sub-alpina; vi sono inoltre le faggete primitive di rupe e di falda detritica e le pinete di pino nero su pendii aridi esposti al sud. Più in alto, si trovano mughete, prati magri e ambienti rupestri. La componente floristica denota elementi di pregio: abbondanza di endemismi (es: arenaria uteri su rocce ombrose e stillicidiose) e la vegetazione di ghiaione del Gravon del Tasseit in esemplare successione altimetrica e in funzione della granulometria.

Storia

La foresta del Prescudin era un possedimento dei signori di Montereale-Mantica fin dai tempi del Patriarcato di Aquileia che l'avevano mantenuta fino al 1883, quando fu ceduta al conte Cattaneo il quale decise di dare il nome al palazzo, costruito dal precedente proprietario, di “Villa Emma”
Fino agli anni Trenta del XX secolo, la proprietà fu dei Conti Cattaneo, casato di grandi proprietari terrieri di Pordenone, che utilizzavano il bene principalmente come residenza estiva: l’edificio di Villa Emma è intitolato a Donna Emma Cattaneo. I due fabbricati limitrofi erano una stalla e un piccolo caseificio, posti al centro di un pascolo che veniva monticato con bovine da latte.
La Foresta del Prescudin è di proprietà della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia dal 1966, quando tale foresta demaniale venne assegnata alla Regione a seguito della sua istituzione. Dieci anni prima il compendio era stato acquisito dall’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali.
Dal 1973 furono condotti studi sul locale bacino idrogeologico culminati nel 1986 con la pubblicazione del volume “Suoli, vegetazione e foreste del Prescudin” edito dall’azienda regionale delle foreste.

Produzione legnosa

La gestione forestale attiva è limitata alla parte del fondovalle della Foresta. La ripresa netta è di 100 metri cubi. La produzione legnosa è esigua ed è rappresentata in gran parte da legna da ardere proveniente da diradamenti o dal legname di abete rosso proveniente dai tagli di rinaturazione dei rimboschimenti di abete rosso, che risalgono agli anni dal 1943 al 1975, la cui finalità è favorire il progressivo ingresso della vegetazione spontanea di latifoglie.

Fruizione turistica e protezione della natura

La foresta regionale del Prescudin è stata quasi completamente (90%) dichiarata area wilderness con la denominazione “Alto Prescudin” (ha 1.491.3420), con esclusione della zona di fondovalle interessata da strada e fabbricati. Si tratta quindi di un contesto in gran parte selvaggio e isolato, con scorci suggestivi. Villa Emma con i suoi fabbricati di servizio e l’area di sosta costituiscono un punto di riferimento e appoggio centrale. Di lì si possono intraprendere passeggiate brevi e in piano oppure percorsi più impegnativi, fino ai rifugi in quota o alle creste. Sono facili gli avvistamenti di cervi e caprioli, talvolta dell’aquila. L’intensa frequentazione di cervi è palesata da segni di scorticamento sulle piante di tasso. L’ambiente è fresco, vi sono sorgenti e alcuni stagni ricchi di vita anfibia.

Ulteriori informazioni sul sito www.regione.fvg.it

https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/economia-imprese/agricoltura-foreste/foreste/FOGLIA9/FOGLIA5/

Economia – Imprese/agricoltura e foreste
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