Relazione a cura di: Ciro Antonio Francescutto
Relazione aggiornata a: 2020
CARATTERISTICHE - Il dosso Nadei è un piccolo promontorio estrememente panoramico, in cui si conclude la cresta che scende dalle cime Nadei e Mora: la vista dalla cima è davvero notevole. Una camminata semplice, che trova l'unico ostacolo iniziale legato alla circumnavigazione di una fascia di 100 metri di alberi caduti nel corso della tempesta Vaia del 2018. la descrizione fa riferimento agli schianti di alberi incontrati nel 2020: può essere che nel frettempo siano stati rimossi ed il trenquillo sentiero originario ripristinato. Non troveremo acuqa durante la percorrenza
DESCRIZIONE - Da pian Fontana (930mslm) cerchiamo l'attraversamento del torrente Cimoliana (a volte secco, a volte gonfio d'acqua) e subito dopo il torrente Santa Maria (qui l'acqua è perenne: sarà l'unica possibilità di trovarne lungo la percorrenza) cercando nell'altro lato l'inizio del sentiero CAI 390, che origina come strada sterrata e dopo circa 1km assume la forma di sentiero. Dopo altri 500 metri (a quota 1096mslm), un piccolo cartello su un albero sulla sinistra indica con "Dosso Nadei" l'inizio del sentiero che in origine si dirigeva per un lungo e tranquillo traverso obliquo sul Dosso nel sottobosco e che attraversava il comodo versante boscoso della parete NordEst del monte.
La tempesta Vaia nel 2018 ha complicato un pò le cose perché ha provocato l'abbattimento di una fascia di un centinaio di metri nel primissimo tratto, che interrompe la percorrenza: lo dovremo quindi circumnavigare da sopra salendo sulla a destra trovando semplici varchi tra gli alberi fino a raggiungere una parete rocciosa, sotto cui decorreremo andando a sinistra fino a valicare questa difficoltà
Usciti dagli alberi ci troveremo circa un centinaio di metri sopra il sentiero originario, che andremo a raggiungere decorrendo in modo traverso e grossomodo orizzontale per circa 300 metri, lungo una flebile traccia con rari ometti, fino a ritrovare il sentiero originale (ben bollinato da vecchi segnavia gialli e rossi), che riprende la decorrenza in modo non particolarmente impegnativo in un bel sottobosco: ancora brevi e sporadici incontri con gli abbattimenti di alberi di tanto in tanto complicano la percorrenza (ma l'unico un pò complesso da superare è il primo).
Il lungo traverso si conclude con una virata sulla destra in cui per l'ultimo centinaio di metri il sentiero sale in modo impegnativo fino a raggiungere la cresta, ove all'improvviso si apre un panorama mozzafiato sul gruppo dei Preti.
Seguiamo a sinistra tra un taglio di mughi la comoda cresta per una ventina di metri (a destra la parete precipita con un impressionante salto di circa 600 metri verso la valle Ciol de Tarsia) fino a raggiungere una base di cemento, da cui è possibile godere il panorama davvero spettacolare sulla val Cimoliana: la cima del Dosso Nadei è quotata 1709mslm.