DESCRIZIONE - Dal rifugio Pussa (930mslm) origina il comodo sentiero CAI 364 che sale dolcemente per circa 2 km fino a giungere al bivio con il CAI 366A da cui rientreremo: per ora ci teniamo a destra e continuiamo la comoda percorrenza che sale sulla detsra orografica del torrente Stuet lungo la valle de le Ciamoze. Dopo un altro km la tranquilla percorrenza a quota 1200mslm volge a destra ed inizia a farsi leggermente più impegnativa salendo lungo la val Libertan decorrendo in un piacevole sottobosco con possibilità di trovare acqua fino a circa quota 1500mslm. La risalita della val Libertan fino a focella Lareseit (1749mslm) misura altri 4,1km con pendenza media del 13% e risulta moderatamente impegnativa solo nell'ultimo km: si arriva al bivio. La salita termina poco sopra la forcella: il CAI 364 scende verso Forni di Sotto, mentre noi andremo a sinistra seguendo il CAI 373A. Seguendo la traccia di cresta raggiungeremo dopo pochi metri la forcella Lareseit (1749mslm), quindi scenderemo di una novantina di metri per poi risalirli e congiungerci con il CAI373 (anch'esso sale da Forni di Sotto): è questo l'unico breve tratto (800metri) da fare con attenzione, non esposto ma un pò rovinato e pendente. Il sentiero CAI 373 dopo poche decine di metri ci condurrà su cima Camosci (1806mslm), davvero un bel punto panoramico ove godersi una meritata pausa. Da qui ci attende un lungo (3,5km) traverso in gran parte tra mughi fino a forcella Sarodinas. Decorreremo poco sotto cima di Ciavalli (1918mslm) per poi decorrere lungo un bel tratto di cresta con notevoli vedute sulla valle di Forni nei pressi di passo Ciavalli (1835mslm), ove potremo anche notare un sentiro informale che da destra sale da Pian D'Avolis (tra Forni di Sotto e Sopra). Lasciata la cresta il sentiero continua a decorrere pressoché orizzontale sul versante sud sotto la cima delle Sarodine (1895mslm) per poi giungere ad un bivio con un sentiro informale che a sinistra scende in direzione del bivacco Pramaggiore: noi invece andremo a destra salendo una trentina di metri fino a raggiungere forcella Sarodinas (1810mslm), valicando la quale ci immetteremo in un ambiente naturale assai diverso: un immenso catino nella parte alta della val Rovadia sul versante NordEst del monte Rua (2177mslm) in direzione del passo Suola, che dalla forcella dista 2,5km. Questo tratto da un senso di immenso e di apertura davvero notevoli ed ad un certo punto prima della breve salita terminale verso il passo Suola riceve da destra la confluenza del sentiro CAI 368 che sale la val Rovadia, su cui confluiremo. Raggiungiamo il passo Suola (1994mslm), dove concederci una pausa, anche per goderci una bella vista sulle Fantuline e sui torrioni che sovrastano la valle.
Rientriamo sui nostri passi di poche decine di metri per seguire le orme del CAI 363 diretto a forcella Rua Alta (2144mlsm): vi è un breve tratto poco prima dell forcella da compiere sotto i paretoni con una leggera esposizione da compiere con attenzione. Dalla forcella inizia il tratto finale di rientro che prevede la discesa sulla pendice sud del Pramaggiore lungo l'ampia valle in direzione del bivacco casera Pramaggiore (1812mslm). Da qui continuiamo la discesa e a quota 1400 troviamo nuovamente l'acqua nei pressi di un torrente perenne: consideriamo che l'ultima acqua l'avevamo incontrata 13km prima e che nel frattempo abbiamo salito e disceso 1200 metri di dislivello. Dal bivacco scendiamo per 2,6km (-24%) fino a giungere all'attraversamento del Ciol del Clap (acqua sicura), quindi dopo un breve tratto (300 metri) di salita giungiamo al bivio ove se siamo esausti sarà conveniente proseguire in discesa per il CAI 366 fino a portarci sulla strada da cui risalire al punto di partenza, viceversa se abbiamo ancora tempo ed energia per goderci ancora un'ultima dose di grande bellezza andremo a sinistra lungo il CAI 366A, che in breve (600 metri) giunge alla valletta dove sta appollaiata la casera Col de Post, quindi con un tratto non brevissimo (2km) di saliscendi concluderemo dopo l'attraversamento del bel torrente Stuet riportandoci al bivio dove all'andata eravamo in salita per la val de le Ciamoze.
Ormai il rifugio Pussa è vicino ed al passaggio presso le odorose acque della sorgente solforosa della Pussa si concluderà la nostra lunga giornata.