CARATTERISTICHE - Facile itinerario che da pian di Meluzzo (rifugio Pordenone) giunge a casera Valmenon (o Valbinon), incastonata in un bellissimo anfiteatro dolomitico e dove durante la stagione estiva vi è una gestione che offre vito ed alloggio. Disponibilità di acqua durante il percorso
DESCRIZIONE - Lasciamo la vettura a Pian di Meluzzo (1174mslm) nei pressi dei numerosi parcheggi vicini a rifugio Pordenone, e ci incamminimao lungo le tracce del CAI 361 che dopo poche centinaia di metri raggiunge casera Meluzzo (1177mslm) nell'ampia e verde conca erbosa dell'omonimo piano. Proseguaimo su fondo sassoso fino a giungere al bivio dove a destra il CAI 362 sale lungo la val Postegae, mentre noi andiamo a sinistra lungo il CAI 361 che si porta ad attravresare il largo letto ghiaioso del torrente Valbinon e lo risale lungo la sua destra orografica, fino a giungere alla base della Val Monfalconi di Forni, dove sarà possibile raccogliere acqua: poco oltre giungeremo presso i prati della Caseruta dei Pecoli (1371mslm). Fino a qui avremo percorso 4,2km, essendo saliti di 200 metri.
Presso la Caseruta vi è un bivio tra sentieri: a destra scende il CAI 379 che percorre la val di Brica, a sinistra sale il CAI 359 che si dirige al bivacco Marchi Granzotto, mentre noi inizieremo la vera salita su sottobosco che ci condurrà dopo km e metri a casera Valbinon, continuando sul CAI 361.
A termine del sentiero usciamo dal bosco ed in breve arriviamo alla grande prateria alpina in cui giace appollaiata la casera Valbinon (1778mslm), che d'estate viene gestita ed offre vitto ed alloggio.
Qui è disponibile acqua, che comunque potremo troveare anche un poco più avanti, se continuando il CAI 361 giungeremo dopo circa 200 metri ad un altro bivio ove è presente una piccola sorgente.