CARATTERISTICHE - Le opzioni per arrivare sono diverse.
Chi ha un minimo di allenamento ciclistico può partire da Tramonti di Mezzo in mountain bike ed arrivare a Selvapiana (asfalto) o salire fino a forcella Zuviel (sterrato): sono in tutto 6,3km con una pendenza media dell'8%, anche se molto variabile come qui sotto descritto.
Volendo salire a piedi può partire da Tramonti (ma diventa un pò lunga) oppure recarsi in auto fino a località Selvapiana, dove c'è il divieto di transito e da qui continuare a piedi.
Il tratto asfaltato da Tramonti di Mezzo a Selvapiana misura 4,8km: pendenza media 7%
- La prima parte da Tramonti di Mezzo a inizio salita misura 2,4 km: pendenza media 2%.
- La seconda parte da inizio salita a Selvapiana misura 2,4 km: pendenza media 12%.
Il tratto sterrato
da Selvapiana Forchia Zuviel misura 1,5 km: pendenza media 10%.
CENNI STORICI - Dalla testimonianza di partigiano "Marino", Egidio Cozzi: "...
In uno di questi pattugliamenti il compagno Cinquecento e il compagno Folgore, catturarono un cosacco proveniente da San Francesco, che con il binocolo controllava la vallata. Il commissario Remo mandò a chiamare un comandante del battaglione partigiano russo, poi interrogarono il cosacco. Alla fine risultò trattarsi di uno di coloro i quali presero parte ai saccheggi e alle uccisioni di persone in Canal di Cuna. Poiché era impossibile trattenerlo come prigioniero, lo condannarono a morte con una sentenza eseguita dallo stesso comandante russo. Lo sotterrarono in prossimità dell casera Gardelin, non sono a conoscenza de alla fine del conflitto la salma sia stata trasferita...."
Altre informazioni sulla storia del Canal di Cuna a
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DESCRIZIONE - Partiamo da Tramonti di Mezzo (394mslm) nei pressi della chiesa ove troviamo parcheggio in via Carducci. Da qui cerchiamo l'inizio di via Canal di Cuna (segnavia CAI 831 e CAI 830), una strada asfaltata che risale lungo la valle del torrente Chiarchia: a 1,7km dall'inizio di via Canal di Cuna (fino qui solo tranquilli saliscendi) troviamo indicata sulla destra una fonte d'acqua. La salita continua con pendenze tranquille fino all'inizio della vera ed impegnativa salita, che produce brevi strappi a pendenze importanti (direi 18%), quindi si attenua ma rimane impegnativa fino a raggiungere Selvapiana (745mslm).
Qui troviamo sulla sinistra il bivio in cui il CAI 830 si dirige verso Forchia Ciuf (905 mslm) e qui immetterci, oppure potremmo continuare lungo la strada (CAI 831) che poco oltre un rudere diventa sterrata ed attenua la sua pendenza fino a giungere ad altri ruderi nei pressi di Forca Zuvièl (896mslm), da cui ci possiamo immettere nel sentiero che si congiunge a forchia Ciuf.
Il sentiero CAI 830 parte da 740 mslm e sale comodamente nel sottobosco per raggiungere forchia Ciuf (905mslm), prima di raggiungere la quale incontra una piccola frana facilmente circumnavigabile.
Da qui inizia un piacevole sentiero dopo poco passa sotto monte Ciuf, in corrispondenza di un breve passaggio su roccia sotto la grande parete del piccolo monte, su cui avvenero lanci di materiale da parte degli alleati durante la Guerra di Liberazione.
Il sentiero continua in debole salita fino a giungere nei pressi di una sorgente del Cuel della Barcia (970mslm), dove possiamo trovare l'unico (e quindi ultimo...) sicuro punto d'acqua di tutto il percorso, oltre il quale inizia una salita più decisa che dopo poche decine di metri giunge nei pressi di un piccolo ghiaione: qui il CAI 830 passava a destra del ghiaione ma la traccia è andata inerbata ed è molto difficile da individuare, quindi è preferibile risalire sulla sinistra del ghiaione dove sale un evidente e pendente sentiero diretto a casera Savoieit (1170mslm). Per la cronaca all'inizio dello stesso un breve tratto di sentiero continuerebbe orizzontalmente e dopo una trentina di metri si giunge ad un rudere che in loco viene indicato come "rifugio Gardelin": anche da qui un sentiero sale sulla destra a raggiungere casera Savoieit. La casera è posta in posizione panoramica ed è un bivacco (immagino curato da un privato) e dotato di 8 posti letto, un tavolo interno ed uno esterno: per l'acqua potabile è necessario tornare alla fonte di Cual della Barcia. Sul versante sud spicca l'evidente e particolare cima dello Spicher de Tui con sullo sfrondo la parte inferiore della Val Meduna ed il lago di Redona: sulla destra un piccolo prato a circa 200 metri è il sito dove giacevano le stalle Gardelin dove nel coprso della Guerra di Liberazione è stato ucciso un soldato cosacco.