CARATTERISTICHE – La salita allo spettacolare lago Volaia è una meta imperdibili per gli amanti della montagna e della grande bellezza. È possibile percorrere la prima metà del percorso o lungo il più ripido sentiero o lungo il più morbido ma più lunga strada carrareccia: percorreremo in questo modo 1km in più. Acqua ne potremo trovare da una presa poco prima del rifugio Lambertenghi.
La storia geologica dell'area del lago Volaia è ben raccontata nel sito del Geoparco delle Alpi Carniche, visualizzabile
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DESCRIZIONE – Partiamo dal
rifugio Tolazzi (1350mslm) seguiamo le indicazioni del CAI 144, iniziando a salire lungo la strada per circa 200 metri fino a trovare sulla sinistra una carrareccia: essa sale ininterrottamente a pendenza regolare tranne per un breve tratto di una cinquantina di metri (dopo 700 metri dall’inizio) alla fine della quale in corrispondenza di un tornante potremmo trovare una fontana con vasca da cui attingere acqua nei pressi del
rio Landri (1500mslm). La carrareccia misura 1,9km e sale a pendenza media comoda (13%): la seguiremo ininterrottamente fino a quando a quota 1650mslm riceveremo la confluenza da destra del sentiero CAI 144, che sale più ripidamente.
Da qui inizia un tratto di 800 metri a pendenza più impegnativa (28%) che inizialmente sale seguendo un taglio tra mughi, quindi si apre nelle praterie alpine nei pressi di Pecol di Sopra e giunge alla ex
casera Pecol Alta (1885mslm), adattata a casermetta militare ai tempi della Grande Guerra (
vedi sotto: cenni storici). Poco prima della costruzione a destra/Est possiamo notare la traccia traversa dello Spinotti, sentiero alpinistico che sale sulle pendici Sud del Coglians.
Ormai il più è fatto e dopo 300 comodi metri sull’ampia "
conca di Giramondo" sotto il passo Volaia giungiamo ad una preziosa fonte di acqua nevosa e dopo altri 200 metri passiamo accanto al
rifugio Lambertenghi Romanin (1955mslm), di cui molti auspicano la riapertura: il rifugio è stato costruito nel 1935 sui resti di un vecchio edificio militare della Prima Guerra (
vedi sotto: cenni storici).
Da qui in breve saliamo in direzione delle fortificazioni militari della Grande Guerra, che segnano anche il confine italo austriaco nei pressi del
passo Volaia (1973mslm). Da qui la vista del
lago alpino Volaia (1951mslm) è davvero stupefacente all’interno di una grande conca in cui transitano numerosi sentieri e svetta tra tutte la cima del Coglians e le sue pendici Nord: merita sicuramente concedersi la sosta ed effettuare il giro del lago, anche per approfittare del
rifugio Volaia austriaco (1972mslm).
Il tragitto di rientro è lo stesso dell’andata con l’eventuale variante di discesa lungo il più breve ma più pendente sentiero