CARATTERISTICHE - La salita più breve per la cima del monte Provagna è quella lungo il versante Nord attraverso la val Chialedina (
l'alternativa sarebbe salire dai pressi di ponte di Mezzocanale): un sentiero breve ed impegnativo per pendenze (CAI 969), che a parte la fatica non presenta particolari difficoltà e che continua nell'ultimo tratto lungo una comoda traccia informale fino alla vetta (davvero estremamente panoramico).
Per chi amasse provare il difficile siamo andati a verificare lo stato della variante dismessa, che conduce a forcella Giaveit (solo escursionisti molto esperti).
Non troveremo acqua durante il percorso.
DESCRIZIONE - Da Cellino (503 mslm) ci inoltriamo in auto lungo la val Chialedina per 4 km fino a giungere nei pressi di un guado sul torrente Cialedina, nei pressi del quale lasciamo l'auto e troviamo il ben segnalato inizio del sentiero CAI969 (813 mslm).
Il sentiero sale inizialmente tenendosi a fianco di un affluente della Cialedina per 500 metri, quindi devia a sinistra inoltrandosi nel sottobosco in decisa salita ed incontrando subito un'anfratto naturale sula roccia.
Ad 1,2km dalla partenza (quota 1130mslm) giungiamo nei pressi di un rudere (non ben individuabile, pressoché un tuttuno con la natura) ad un evidente bivio, in cui possiamo andare a sinistra e continuare la traccia del CAI969, oppure osare provare la vecchia traccia dismessa che sale diritta verso forcella Giaveid: entrabe le tracce andranno poi a ricongiungersi a quota 1590 mslm.
Nel primo caso (andando a sinistra lungo la via normale del sentiero CAI969) ci attende una salita di 1,2km a pendenza media impegnativa (35%) lungo una traccia di sentiero ben evidente e ben bollinata.
Nel secondo caso (andando a dritti lungo il sentiero dismesso) ci attende una salita che prima raggiunge forcella Giaveid dopo 1,1km a pendenza media poco meno impegnativa (23%) lungo una flebile traccia di sentiero con una frequente ed utile bollinatura rossa non recente. Dalla forcella Giaveid dopo altri 600 metri (22%) ci ricongiungiamo al CAI969.
Per quanto riguarda la seconda opzione il problema è rappresentato a quota 1300 nel punto in cui il sentiero entra nella parte alta della canalina ghiaiosa: qui la roccia è particolarmente friabile ed il sentiero è stato dilavato per un centinaio di metri. Dalla parte delle rocce friabili di sinistra conviene raggiungere il ghiaione calandosi con cautela per circa 5 metri nel tratto ritenuto più comodo: a noi è sembrato che rispetto al punto dove il sentiero si interrompe, convenga salire di 2-3 metri e trovare il passaggio più adatto a raggiungere il ghiaione. Una volta giunti sul ghiaione dovremmo risalirlo per una quarantina di metri, facendo attenzione a chi sta sotto di noi perché la pendenza è alta e la possibilità di far cadere sassi anche. Giunti in altro (circa 4 metri sopra) il sentiero ricompare portando a destra sotto gli alti paretoni del monte Castello. Da qui non ci sono problemi a raggiungere forcella Giaveit (1438mslm).
Presso la forcella ricompaiono i segnavia del CAI 969 se seguono grossomodo la linea di cresta andando a raggiungere il punto di salita descritto nella via normale (1560 mslm): da qui sembrerebbe interessante la possibilità di raggiungere la cresta delle Pale Giaveit.
Entrambi pe rpossibilità giungono dunque all'angolo del sentiero CAI (1560mslm), da dove una evidente e larga traccia principalmente tra un taglio di mughi ci accompagna verso la cima che ora diviene visibile, seguendo la assai panoramica linea di cresta, fino a giungere sul bellissimo cocuzzolo di erbe, mughi ed orizzonti del monte Provagna (1696 mslm).
Per il rientro consiglio il sentiero CAI: chi volesse provare la variante del sentiero è preferibile sceglierla in fase di salita.